Anatomia e fisiologia

Ritenzione idrica: cause e rimedi

Ritenzione idrica

 

Rompiamo il tanto temuto “ghiaccio”, prendiamo confidenza e tuffiamoci subito nel primo artico al femminile.

L’estate ormai alle nostre spalle ci ha lasciato addosso, oltre al colorito ambrato dell’abbronzatura, qualche chiletto di troppo e un po’ di ritenzione idrica da farci somigliare a spugne da bagno.. perché? Sappiamo benissimo che, complice l’ora legale e la lunghezza delle giornate abbiamo fatto tardi e siamo uscite più spesso, cogliendo ogni occasione per bere un drink o smangiucchiare qualcosa. Questo è il bello dell’estate! Sdraiate sotto il sole a leggere riviste, ascoltare musica o semplicemente spettegolare sulla vicina di ombrellone. L’allenamento in palestra per tante è stata un miraggio (considerando che molte attività solitamente chiudono per buona parte del mese di agosto), per altre che non erano abituali alla sala pesi e non solo, non hanno di certo iniziato a frequentarla in piena estate. Ecco che le vacanze, la mancanza di attività ed un’alimentazione poco regolata ci fanno sentire fuori forma ed appesantite!

Ritenzione idrica: quali le cause?

Escludendo problematiche ben più complesse, di ordine medico, il ristagno dei liquidi, generalmente circoscritto nelle zone di addome, cosce e glutei è legato ad un’ipotonia venosa con rallentamento della microcircolazione che riporta il sangue ai polmoni e successivamente al cuore; rallentamento della circolazione microlinfatica che trasporta con la linfa le tossine a rene e fegato; squilibrio elettrolitico sodio/potassio. In questi casi i liquidi interstiziali si accumulano con maggior facilità. L’accumulo di tossine e liquidi sono collegati e se questi non vengono regolarmente smaltiti inizia un vero processo d’infiammazione ed eventuale deposito a livello delle cellule mesenchimali del tessuto connettivo. Se queste tossine continuano ad espandersi a livello cellulare si ha formazione di cellulite.

Le alte temperature non aiutano i processi di smaltimento ed agiscono come un freno sulla nostra circolazione rendendo per questo difficoltoso il lavoro dei sistemi venoso e linfatico che sono quelli chiamati a smaltire le scorie metaboliche. Ecco che ci sentiamo stanche ed appesantite. Il problema è dunque metabolico e la ritenzione idrica ne è un segnale importante che non bisogna sottovalutare.

ritenzione idrica cellulite differenza

Dobbiamo essere brave prima di tutto a distinguere la ritenzione idrica dalla cellulite, poi a riprendere il proprio corpo e tornare in forma. Per verificare l’effettiva presenza del disturbo esistono molti test, ma è sufficiente premere con forza il pollice sulla parte anteriore della coscia per un paio di secondi e verificare poi per quanti altri secondi rimane “l’impronta bianca”. Se resta visibile per un po’ c’è presenza di ritenzione idrica e le diamo il benvenuto!!!!

Ci sono segnali che per molte non destano sospetto, mentre per altre (vedi la sottoscritta) rendono la vita “difficile”. I caratteristici sintomi della ritenzione idrica sono: formicolii agli arti inferiori, gambe gonfie, formazione di vene varicose, edema generalizzato.

A titolo informativo citiamo le quattro tipologie di ritenzione idrica:

  • ritenzione idrica alimentare: può essere causata da una dieta ricca di sale o da intolleranze alimentari;  molte sono le abitudini che possono peggiorare la ritenzione idrica e l’accumulo di tossine e molte di queste le attuiamo a tavola. Al primo posto vi è il consumo eccessivo di sale, ma anche troppo zucchero fa male, poichè favorisce l’accumulo di grasso che a sua volta genera infiammazione e ritenzione.
  • ritenzione idrica circolatoria: è dovuta al cattivo funzionamento del sistema venoso e linfatico. Un sistema circolatorio che non funziona correttamente predispone alla ritenzione e al sovrappeso per diverse ragioni. Innanzitutto poiché influisce sulla quantità di energie spese dall’organismo in quello che viene definito metabolismo basale. In secondo luogo un sistema venoso incapace di compiere il proprio lavoro lascia nei tessuti materiali di scarto che poi si infiltrano e stagnano nel connettivo. Infine la fragilità, la permeabilità e l’infiammazione dei capillari aprono la strada al travaso di liquidi dal circolo alle zone interstiziali. L’efficienza del sistema circolatorio, cuore compreso, è poi essenziale per far arrivare il nutrimento ai muscoli, il nostro più potente brucia-grassi.
  • ritenzione idrica iatrogena: deriva da abuso di antinfiammatori, cortisonici, terapia ormonale sostitutiva e contraccettivi;
  • ritenzione idrica secondaria: è un effetto, secondario appunto, di gravi patologie come un’insufficienza renale o cardiaca, patologie alla vescica o del fegato, ipertensione arteriosa.

ritenzione idrica rimedi

Ritenzione idrica: rimedi

Una volta riconosciuta la colpevole bisogna agire sulle cause che hanno dato origine al disturbo. Come abbiamo visto prima, in assenza di patologie importanti o farmaci, il candidato principale è lo stile di vita.

Quali sono i rimedi per la ritenzione idrica:

  • evitare l’aumento di peso e curare l’alimentazione, cercando di capire quanto mangiamo e come. Per ovviare a questa problematica per nulla scontata, esistono ormai calcolatori ed app per cellulari che facilitano nell’impresa; il famoso “diario alimentare” può essere un valido compagno di viaggio. Prediligere alimenti ricchi di vit C, ortaggi, alimenti integrali (riso e patate le migliori scelte), bere tanta tanta tanta acqua
  • fare attività fisica. Non si scappa! Non ci sono pozioni magiche o ricette che funzionino senza affiancarci il movimento. Una seduta di nuoto, una di pesi in palestra, passeggiate e un circuito hiit; alternare gli allenamenti e non vivere lo sport come una tortura, al contrario godersi le endorfine che rilascia nel cervello!
  • Attenzione ai farmaci! Di fronte a fenomeni come la ritenzione idrica e un accumulo di tossine metaboliche la soluzione più rapida è spesso quella di ricorrere a farmaci, in particolare i diuretici, che promettendo di agire in breve tempo sugli effetti del problema ci danno sollievo immediato, ma purtroppo destinato a non durare a lungo. Il problema della ritenzione idrica infatti non può essere risolto semplicemente assumendo dei medicinali che agiscono sugli effetti ultimi (ricordo inoltre che i farmaci devono essere prescritti dal medico se necessario). Se non s’interviene sulle vere cause della ritenzione, la si vedrà tornare di continuo. Utilizzando una metafora utile per chiarire i meccanismi con i quali opera il nostro organismo, non può essere sufficiente spazzare via e asciugare una pozza d’acqua che si è formata sul pavimento se non si ferma la perdita d’acqua che l’ha alimentata: la pozza infatti tornerà a riformarsi.
  • Affiancare integratori quali: pilosella, centella, mirtillo, ippocastano, carciofo sotto forma di capsule o tinture, ma anche come oli da bagno; magnesio e potassio possono aiutare a smaltire i liquidi, sempre associati ad un’alimentazione corretta e al movimento.
  • No al fai da te! Il titolo di un giornale oppure una rivista non basteranno ad “illuminarvi” la strada. Ogni protocollo deve calzare su misura come un abito, in modo da ottenere risultati duraturi nel tempo.

In molti dettagli entreremo pian piano. Fate qualcosa per voi, per essere soddisfatte del vostro corpo e star bene con voi stesse. Spesso si hanno molti attrezzi per cucinare e mille libri di ricette, ma poi siamo noi a trovare la voglia di fare la spesa e cucinare. Pensate di farlo per chi amate (voi stesse) e sarà un piacere.

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